Cosa vuol dire attivare un processo di integrazione delle vendite Online-Offlline? Quale il risvolto tecnologico di questa trasformazione?
A queste domande risponderemo nel webinar del 7 giugno, “Integrazione O2O delle vendite: tecnologie e metodologie a supporto” organizzato nell’ambito della nostra partnership con l’Osservatorio Omnichannel Customer Experience del Politecnico di Milano.
Ospiti dell’evento Gudrun Vandenbussche, Digital Commerce Hub Director e Alessandro Di Somma, che porterà la testimonianza concreta della soluzione adottata dal brand Wikini-Woxer
Oltre l’O2O: unire le vendite offline e online in un mondo omnicanale
Con l’avvento dell’era digitale, inizialmente i retailer si sono divisi in due tipologie, quelli online e quelli offline; solo recentemente si è giunti alla piena consapevolezza che non si tratta di scegliere un canale o l’altro ma che piuttosto è prioritario colmare il divario tra i due mondi con l’obiettivo di fornire un’esperienza omnicanale in grado di intercettare i consumatori nei tanti punti di contatto che compongono la loro esperienza d’acquisto.
Perchè integrare i due mondi e come farlo?
Colmare il divario significa quindi adottare un approccio O2O (online-to-offline). Lo scopo del commercio O2O è migliorare la consapevolezza di prodotti e servizi online e quindi incentivare le visite nel negozio fisico per aumentare, in generale, il volume delle vendite.
Molti sono gli elementi a favore:
- Possibilità di provare gli articoli
- Ricevere la consulenza personalizzata e di shopping assistant reali (es. info su prodotti tecnologici)
- Avere i prodotti acquistati immediatamente
- Sperimentare trattamenti speciali nel negozio fisico (es. customer care experience)
Abilitare questa integrazione è una questione di fondamenta tecnologiche, ovvero, è necessario dotarsi di una infrastruttura software in grado di raccogliere i dati dei clienti provenienti da tutti i touchpoint, così da abilitare prima di tutto, grazie anche a funzionalità di analisi, un’esperienza senza interruzioni su tutti i canali.
Scendendo ad un livello più operativo, si possono quindi citare alcuni casi pratici come promuovere offline i prodotti online, dotando ad esempio i commessi di device digitali per concludere le transazioni di articoli presenti solo nei negozi online oppure Installare nei negozi online soluzioni di Realtà Aumentata che consentano di provare gli articoli non disponibili in negozio.
In estrema sintesi, l’integrazione dei punti di contatto online e offline aggiunge un enorme valore al cliente e offre un’esperienza di acquisto eccezionale perché crea una maggiore consapevolezza dei beni offerti.
Oltre l’O2O
Ma l’O2O non è un ciclo chiuso. E’ un fatto ormai consolidato che i consumatori sono imprevedibili nel loro percorso di acquisto. Passano con estrema facilità e velocità dai negozi offline ai negozi online e viceversa, cercando ed entrando in contatto con i brand in più contesti e su più piattaforme.
Si crea così un nuovo obiettivo per i professionisti del marketing: abilitare un modello a ciclo continuo che prende il nome di O2O2O.
Questo paradigma riguarda principalmente la capacità dei marchi di fornire valore ai clienti attraverso una miriade di punti di contatto e interazioni in modi nuovi. Significa digitalizzare i negozi fisici con la tecnologia POS integrata e utilizzare le tecnologie di marketing e commercio digitale per ottimizzare il percorso del cliente end-to-end creando un’esperienza omnicanale davvero senza interruzioni.